domenica 15 gennaio 2017

Recensione "IL PROBLEMA E' CHE TI AMO" di Jennifer L. Armentrout

Buongiorno! Bentornati!
Sono finalmente e completamente uscita dall'influenza e ho appena ordinato il mio regalo di Natale (in elegante ritardo), quindi appena arriva vi mostrerò tutto gente! *-*
Oggi gran giorno perchè questa è la prima recensione del 2017! *Yeee*
Il libro in questione è "Il problema è che ti amo" della nostra cara Jennifer L. Armentrout! (cioè in sintesi è una recensione trash)



TITOLO: Il problema è che ti amo
AUTORE: Jennifer L. Armentrout
SERIE: Stand alone
USCITA: 7 Luglio 2016
PREZZO:  16,40€
EDITORE: Nord
GENERE: Young Adult

La Trama:

"Non smettere mai di credere nell'amore".
Da quattro anni, il silenzio è lo scudo che la protegge dal resto del mondo. Circondata dall'affetto dei nuovi genitori adottivi, Mallory Dodge ha cercato di superare i traumi del passato, di convincersi di non avere più bisogno di essere invisibile, ma le cicatrici dell’anima bruciano ancora e non le permettono di dimenticare. Ecco perché dover frequentare l'ultimo anno di liceo in una scuola pubblica, dove sarà costretta a uscire dal guscio, la terrorizza. Tuttavia è proprio a scuola che accade l’inaspettato: tra i suoi nuovi compagni c’è Rider Stark, l’unico raggio di sole nella sua infanzia da incubo, il ragazzo che in più di un'occasione l'ha protetta dalla violenza del padre affidatario. Rider però è cambiato: ha un atteggiamento arrogante, una pessima reputazione e pare che sia invischiato in una rete di cattive compagnie. Anche se, dietro quella maschera da sbruffone, Mallory riconosce ancora il suo eroe d’un tempo… un eroe per di più molto affascinante. Eppure gli anni trascorsi lontano da Mallory hanno segnato profondamente Rider, che ben presto si troverà davvero nei guai. E Mallory sarà la sola a poter fare la differenza. Ma riuscirà a far sentire la propria voce e a battersi per il ragazzo che ama, o la paura la farà tacere per sempre?

«Non ho bisogno che tu mi difenda. Ho bisogno di…»
Lasciai la frase in sospeso, perché lui si era portato la mia mano al petto e sentivo battere forte il suo cuore.
«Di cosa, Mallory?»
«Ho bisogno di affrontare la situazione per conto mio. Non puoi proteggermi sempre.»
«Ma io voglio proteggerti.»



Prima di iniziare con  la recensione vera e propria voglio parlarvi brevemente (più o meno) della mia "relazione" con Jennifer L. Armentrout. L'ho conosciuta per la prima volta leggendo il suo primo romanzo, ovvero "WAIT FOR YOU", "Ti aspettavo" in italiano.
Cavolo, voi non avete idea di quanto mi sia piaciuto quel libro. Ho amato la storia, i personaggi, ma soprattutto Cameron Hamilton, uno dei miei primissimi "Book Crush".
Successivamente, è uscita la serie "Lux" (Obsidian&co.) ed anche quella l'ho divorata.
Nel frattempo, i seguiti della serie "Ti aspettavo" continuavano ad uscire, di questi ho letto: "Ti fidi di me" ("Ti aspettavo" dal pov di Cam), "Stai qui con me", libro che non mi ha particolarmente colpito (breaking news, unpopular opinion, ho odiato Jase) e infine "Rimani con me", che ho di gran lunga preferito al secondo, ma non potrà mai eguagliare il primo. (Aspettate, lo sentite anche voi? E' il suono dell'originalità delle traduzioni italiane dei titoli. Non sentite niente? ESATTO. *imprecazioni varie*)
Non ho più continuato la serie, trovavo i personaggi sempre uguali (ed inutili e piatti e vattelapesca). Poi, è uscita LEI. La trilogia "The Dark Elements", quanto ho fangirlato? Troppo. Mentre usciva questa nuova trilogia è uscito anche "Lontano da te", primo libro di  una nuova serie dedicata ad un pubblico un po' più adulto. Carino, ma non è riuscito a catturarmi. (Avete perso il conto delle saghe? Perchè io mi sono persa.)
Quindi, da questo piccolo monologo potete capire che io e zia Lynn abbiamo un rapporto un po' altalenante, perciò, quando ho deciso di leggere "Il problema è che ti amo", non sapevo cosa aspettarmi, però mi sono data coraggio anche leggendo le recensioni positive su Goodreads.  #fidati
Quindi, senza blaterare ancora, ecco a voi la mia recensione. ERA ORA, DONNA.


La nostra protagonista è Mallory Dodge ed ha avuto un'infanzia davvero difficile: da bambina è stata abbandonata e poi affidata ad una coppia che l'ha maltrattata, molto spesso anche attraverso la violenza fisica. (Quando succedono ste cose io mi chiedo: ma come cazzo le scelgono le famiglie affidatarie?!?!?)
Ma ad affrontare tutto questo non era sola, al suo fianco c'era Rider, il suo migliore amico, il suo salvatore, poco più grande di lei, che prendeva i colpi per proteggerla.
Dopo il prologo, veniamo catapultati quattro anni dopo, ovvero quando Mallory decide di frequentare la scuola pubblica. In questi quattro anni è stata adottata da una coppia di medici, Carl e Rosa, che la trattano come se fosse figlia loro. Mallory, dopo la sua bruttissima infanzia, soffre di un disturbo post traumatico, infatti è molto riservata, timida e si trova in difficoltà a stare a contatto con le persone, ad interagire o comunicare con loro. Quindi decide di frequentare l'ultimo anno in una scuola pubblica anche per superare le sue paure.

«Ho paura di tutto», ammisi a bassa
voce. «Di tutto. La mia paura più grande
è il ’per sempre’. Che resterò così in
eterno.»

CHI MAI INCONTRERÀ' IN QUESTA NUOVA SCUOLA? RIDER! Che coincidenza, noi non ce lo saremmo MAI aspettati. Piccolini gli Stati Uniti, eh?
Si scopre che anche Rider è stato adottato dalla nonna dei suoi due migliori amici, nonché fratelli Hector e Jayden. Inoltre, Rider è fidanzato con la classica mean-slay-bitch presente in ogni libro YA e NA: Paige.
Rider e Mallory, chiamata Pesce dal suo protettore (non potete immaginare le mie risate) iniziano a ri-conoscersi e ri-frequentarsi. Sappiamo già che sono innamorati l'uno dell'altra, ma non sarebbe la Vita se non fosse piena di ostacoli. (anche inesistenti?)
Questa è la trama in generale, ora è il turno delle mie opinioni.

Il libro è carino, a mio parere l'avrei apprezzato di più se l'avessi letto 3/4 anni fa.
Sono sicura che sarebbe diventato uno dei miei preferiti. Sfortunatamente, non sono riuscita ad affezionarmi ai personaggi principali, li ho trovati piatti e uguali ad altri 300 di cui ho già letto. Al contrario, invece, ho adorato i secondari (ma Rose, non avevi detto che quando ti affezioni ai personaggi secondari al 95% quelli muoiono?).
ERA UNO DEI POCHI CHE MI PIACEVANO E BUM...MADONNA SANTA!
BASTA UCCIDERE I PERSONAGGI SECONDARI! 
Bookworms... facciamo una petizione del tipo: "NO ALLA MORTE DEI PERSONAGGI SECONDARI!"
Non potete capire che rabbia! Inoltre questo lutto non è stato affrontato, è stato descritto in poche frasi. Sembrava quasi una scusa per avvicinare i due protagonisti e far andare avanti la loro love story. May I vomit now?



Ci sono tanti, tanti clichè, triangolo stupido a parte (per fortuna).
Ci sono alcune frasi che si ripetono a dismisura durante il libro ovvero: "Mangia", "Perchè non mangi?" oppure "Lui mi vede solo come un' amica" e "Quello che provo per lui è sbagliato". Poi ci sono frasi a cui tutt'ora devo trovare un senso come : "I suoi zigomi alti riflettevano la luce artificiale del corridoio"
WAT?




Però voglio dare un più alla Lynn perché Rider non è il classico ragazzo dei suoi libri: stronzo, playboy, impertinente, ma è dolce e premuroso. Piccoli passi, piccoli passi.
Ultima cosa e poi chiudo. La trama. Vorrei analizzarla un attimo, sopratutto questo pezzo:

"Rider però è cambiato: ha un atteggiamento arrogante, una pessima reputazione e pare che sia invischiato in una rete di cattive compagnie. "
  • ATTEGGIAMENTO ARROGANTE: Ma dove? Come ho detto 4 righe fa lui è la dolcezza di uomo, non farebbe male ad una mosca!
  • PESSIMA REPUTAZIONE: Anche qui... dove? Solo perchè salta le lezioni? Andiamo, chi non l'ha mai fatto in vita sua? Io l'ho fatto tante di quelle volte.
  • INVISCHIATO IN UNA RETE DI CATTIVE COMPAGNIE: Si, questo è vero, in parte, ma la cosa è descritta in due frasi e basta.

Concludo dicendo che ho apprezzato lo sviluppo dei due personaggi, anche se in alcune parti è stato fin troppo frettoloso. Ripeto, la storia è carina, non mi ha emozionata, tranne il momento di rabbia per quel personaggio meraviglioso che ha fatto quella fine. Consigliato? Si, se amate le storie d'amore dolci.
"Per sempre era il drago
dentro di me che sputava fuoco e si era
scrollato di dosso la paura come un
serpente che cambia pelle. Per sempre
era, semplicemente, la promessa di
qualcosa in più.
Per sempre era un lavoro in corso.
E non vedevo l’ora che arrivasse."

VOTO:


-Rose

5 commenti:

  1. E io a sorbirmi parte degli scleri, ahahah ;) <3

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  2. Ciao! Ciò che ho letto della Armentrout per il momento mi è piaciuto molto. Il libro in questione mi ha emozionata anche se sono d'accordo con te con la "frettolosità" della storia :-) Invece, la serie Dark Elements mi ha fatta innamorare di Roth come se non ci fosse un domani e la serie Covenant non mi sta facendo dormire la notte XD

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    Risposte
    1. IO AMO ROTH PIU' DI QUALSIASI COSA *-*
      La serie Covenant la leggerò sicuramente *-*
      Rose

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  3. Ciao! Io mi diverto troppo a leggere le vostre recensioni 😂
    Comunque tralasciamo il fattore traduzione titoli, mi saltano i nervi perché cambiano totalmente il significato di un libro D:
    Io sono innamorata di quest'autrice, per ora non ne sono mai rimasta delusa e anche questo mi è piaciuto, seppur in modo diverso. L'ho trovato molto incentrato sul superamento di alcuni blocchi di entrambi e anch'io mi sono innamorata dei personaggi secondari, spero in un'altra storia su Hector *^*

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