lunedì 23 maggio 2016

Doppia recensione de "Il mondo dell'altrove" di Sabrina Biancu

Buongiorno piccoli Bookworms e buon inizio settimana a tutti!
E che inizio settimana, qui da noi il tempo é un vero schifo e siamo quasi a fine maggio! Ufff vogliamo il sole (con moderazione), il venticello primaverile che accarezza i capelli e vogliamo le vacanze!
Lasciando da parte i nostri desideri, oggi siamo qui con una doppia recensione.
Vi faremo consocere le nostre opinioni su Il mondo dell'altrove di Sabrina Biancu.
Pronti? Iniziamo!


Autore: Biancu Sabrina
Titolo dell'opera: Il mondo dell'altrove
Genere: Narrativa
ISBN: 88-471-0785-4
Prezzo: € 12,00
Numero Pagine: 116
Casa editrice: Marco Del Bucchia Editore
Anno/data di pubblicazione: luglio 2015


ROSE
Questo è uno di quei libri che ti fanno sognare ad occhi aperti. Infatti l'autrice ha avuto il potere di farmi evadere dalla realtà e stare in un mondo magico pieno di emozioni.
Lo stile di scrittura è molto semplice, ma appunto perchè è semplice è stato più facile volare con la fantasia.
Il libro è pieno di magia!
Considerando che il romanzo è composto da 5 storie vorrei descriverne le trame, solo le trame, perchè se leggerete il libro, e io ve lo conosiglo (è piccolino quindi non vi costa nulla provare), capirete che in ogni storia c'è molto, ma molto di più!


Il primo racconto si intitola "Il ristorante della speranza" e parla di Elia, un uomo che non ha più niente. Moglie e figlia lo hanno abbandonato e per andare avanti a vivere economicamente ha dovuto rinunciare a tutto e ora non può nemmeno pagarsi un pasto.
Ormai è disperato. Ma un bel giorno arriva Nico, proprietario di un ristorante che lo aiuta offrendogli un pasto. 
Nico (non so perchè, ma il nome mi piace da morire!) lo aiuta ad aprire gli occhi sulle mille possibilità della vita. Ma c'è molto di più nella storia. Infatti Nico aiuta Elia ed Elia aiuta Nico. E' uno scambio equivalente.
Non voglio dirvi altro della storia perchè davvero, questa è solo la punta dell'iceberg.
La morale del racconto è che ognuno di noi se vuole ottenere qualcosa o realizzare i proprio sogni deve aver fiducia e non mollare mai, mai arrendersi, mai buttarsi giù!
Fallisci? Ti rialzi ricominci finchè non otterrai quello che desideri. 


Il secondo racconto è Rosy e l'anatroccolo.
Fin da bambina Rosy piange molto, piange perchè deve fare i compiti, la doccia e andare a scuola. Un giorno, in un parco divertimenti con i genitori, trovano un anatroccolo. La bambina lo chiama Quicky. Rosy si prende cura dell'anatroccolo.
Ma c'è di più! Quicky riesce a parlare telepaticamente con la bambina i due iniziano a crescere assieme anche moralmente.
Ma Quicky non è un semplice anatroccolo, infatti lui è molto di più, ma non sta a me a dirvi cosa, leggete il libro e scopritelo!

Passiamo a uno dei miei racconti preferiti del libro
La rosa bianca.
Tea è conosciuta da tutto il vicinato come una donna di ghiaccio, glaciale e associale perchè non esce mai di casa e sta sempre a curare le sue rose.
Prima, invece, era sempre piena di allegria e di amici, ma da quando le rose hanno incominciato a cresce nel suo giardino si è chiusa in se stessa. Ovviamente c'è una ragione sul perchè le rose sono nate.
Un giorno, Pietro, un bambino molto curioso, volendo cogliere una rosa di Tea per regalarla a sua mamma scivola e si fa male. Il bambino aveva paura della donna per le dicerie del popolo però, Tea, lo aiuta ad alzarsi e lo cura rivelando che non è una donna cattiva, solo una donna distrutta dal dolore.
Capita spesso che le persone giudicano non conoscendo la storia di qualcuno e questo è sempre stato qualcosa che io personalmente detesto. 

Lo spirito della fonte è invece il quarto racconto del libro.
Parla di Desideria (che bel nome poi *-*) una bambina grintosa, vitale dolce e sempre sorridente (si, praticamente l'autrice ha descritto me ;) )
Il suo migliore amico è Andrè un bambino orfano. Insieme due passano il tempo ad inventarsi storie su draghi e mostri.
Un giorno però una brutta epidemia si abbatte sul villaggio e Desideria rischia di morire. Sopravvive, ma si ritrova con la faccia deforme, allora si chiude in casa perdendo la voglia di vivere, non voleva vedere nessuno. Andrè andava a trovarla ogni giorno, ma ogni giorno veniva allontanato. Ma lui non si da per vinto e poco a poco fa capire a Desideria che l'importante non è l'aspetto esteriore ma come si è belli e buoni dentro.

L'ultima, quella in cui mi sono rispecchiata di più mentre leggevo il racconto è La piccola stellina.
La piccola stellina si chiama Irina. Il suo desiderio più grande è quello di scendere dal cielo e guardare da vicino la vita degli umani che è una cosa vietata alla giovani stelle. Un giorno vede un coppia litigare e lasciarsi e lei, pronta ad aiutare sempre il prossimo, decide di stare accanto alla donna. Ma facendo così rischia di scomparire, perchè più tempo sta a contatto con gli umani più la sua lucentezza diminuisce. Ma lei ha preso la sua decisione di aiutare la ragazza e non si tirerà indietro.
Racconto che parla di sacrificio, amore e amicizia.
Mi rivendo molto in Irina perchè come lei  per le persone che amo farei di tutto, anche se questo vuol dire mettere me stessa al secondo posto.

Concludo, e poi lascio la parola a Violet, dicendo che il libro merita di essere letto.
Volete prendervi una pausa dai soliti fantasy, young adult e altri? Questo libro è la soluzione giusta.

VOTO:  



Violet
“Il mondo dell’altrove” è una raccolta di cinque racconti brevi, cosa che non avevo quasi mai sperimentato prima quindi mi sono gettata nella lettura con ancora più voglia e curiosità.
Dopo aver concluso tutti e cinque i racconti devo dire che è stata una lettura davvero piacevole e piena di speranza, uno di quei libri che ti scalda il cuore nelle rigide e fredde giornate d’inverno e che ti fa venir voglia di avere fiducia nell’umanità (cosa che a volte mi riesce difficile, già.)
Lo stile dell’autrice è pulito e molto lineare, senza particolare fronzoli o linguaggio ricercato, ma è proprio grazie alla sua semplicità che risulta essere più incisivo: mi ricorda molto lo stile delle fiabe che mia madre mi leggeva da piccola prima di dormire.

"Il ristorante della speranza" è il racconto che più mi è piaciuto e che mi ha fatto molto piangere. Ti far riflettere e ricordare la bellezza e le mille possibilità che la nostra vita ci offre quando siamo troppo distratti dalla bruttezza che ci circonda per guardare davvero attorno a noi. Ognuno di noi ha la forza dentro di sé per combattere ed affrontare ogni difficoltà, specialmente con l’aiuto reciproco delle persone che ci amano e che ci sono accanto ogni singolo giorno, come succede ai due protagonisti Nico ed Elia.

“Rosy e l'anatroccolo” l’ho trovato un racconto altrettanto piacevole, un invito a ricordarci che non siamo mai completamente soli e che anche se smarriamo la strada, ci sarà sempre qualcuno pronto a riportarci nei binari e ad impedirci di deragliare.

“La rosa bianca” è il terzo racconto e l’ho trovato molto toccante perché ci sprona ad andare contro il pregiudizio degli altri e a ragionare con la nostra testa, ma allo stesso tempo è una grande lezione sullo spirito di sacrificio e una prova inconfutabile di quanta forza ci sia nell’amore, nella gentilezza e nelle persone stesse. Un invito a non lasciarci battere dalla negatività.

“Lo spirito della fonte” è una dolce storia che racconta quanto sia stupido giudicare un libro dalla copertina: alla fine, che importanza ha quando il libro è così stupendo ed unico nel suo genere da farti piangere ed emozionare? Non dico che l’aspetto esteriore non sia importante, perché in fondo, è la prima cosa che tutti vedono, ma fermarsi solo ed unicamente a quello trovo che sia offensivo e superficiale e per questo mi sono molto ritrovata nella storia di Desideria ed André.

“La piccola stellina” è l’ultimo e conclusivo racconto della raccolta. Penso che tutti prima o poi nella vita abbiamo sperimentato il dolore che l’amore può causare, per questo mi sono ritrovata nella ragazza protagonista e nella stellina Irina che cerca in tutti i modi di aiutarla a combattere la tristezza e a superare tutto quel dolore, nonostante questo la indebolisca sempre più. Che una persona creda nel destino o meno, ho trovato questa storia molto azzeccata perché in fin dei conti la vita alle volte opera in modi misteriosi.



Voto:



Bene bookworms, qui si conclude la nostra prima recensione di coppia (?), è stato un esperimento molto interessante da provare, un nuovo format per noi se vogliamo metterla così! Se avete l’occasione, leggete questa breve raccolta: un sorriso e una lacrimuccia ve li strapperà di sicuro! ;)
Noi ci vediamo domani per il Let’s talk about, buona notte piccoli lettori!

-Violet&Rose

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