sabato 1 luglio 2017

Terzo blog tour SEU - Quarta Tappa: Intervista flash all'autore.

Buongiorno lettori!
Sono felice di annunciarvi che oggi ci siamo protagonisti di un blog tour. Infatti noi  vi presentiamo la quarta tappa!
Vi consiglio di partecipare, perchè i premi sono tanti e davvero meravigliosi.
Direi di smettere di parlare e partire subito con la tappa. 



Il SEU (Scrittori Emergenti Uniti) è un’Associazione di autori nata ufficialmente nel 2015.
Siamo arrivati al terzo blog tour, nato questa volta per presentarvi alcuni romanzi di genere storico, giallo, thriller e noir, libri che appartengono a nove autori che hanno scelto di associarsi al Seu, con la quale partecipano a importanti fiere italiane.

TAPPE DEL BLOG TOUR:

25 giugno: prima tappa su La tana dei libri sconosciuti (presentazione dei romanzi e delle cover)

27 giugno: seconda tappa su Toglietemi tutto ma non i miei libri (aiutanti dei protagonisti)

29 giugno: terza tappa su Libri di cristallo (breve biografia dell’autore e ambientazione delle storie)

1 luglio: quarta tappa su The Bookworms Invasion (intervista flash agli autori)

7 luglio: proclamazione dei vincitori sulla pagina del SEU 
Seguite l’evento per non perdervi le tappe! 

REGOLE PER PARTECIPARE:

1) Condividere l’immagine del blogtour  taggando un amico
2) Commentare le quattro tappe sui blog partecipanti


Il 7 luglio verranno estratti a sorte TRE VINCITORI, che riceveranno in regalo uno dei tre pacchetti premio contenenti ebook e cartacei dei libri presentati.



PRIMO PACCHETTO
Tu che sussurri alla mia Anima (cartaceo)
Primo della serie Black Hawk Day Rewind: Fotogrammi di un omicidio (ebook)
Secondo della serie Black Hawk Day Rewind: Operazione Codice Cøngø (ebook)
Al buffone della corte delle mandorle (ebook)

SECONDO PACCHETTO
Il bambino di nessuno (cartaceo)
Come vento ribelle (ebook)
Il falco e il falcone (ebook)
Piccole storie oscure (ebook)

TERZO PACCHETTO
Pelle di parole (cartaceo)
Primo della serie Black Hawk Day Rewind: Fotogrammi di un omicidio (ebook)
Secondo della serie Black Hawk Day Rewind: Operazione Codice Cøngø (ebook)
Rebecca Town a Parigi (ebook)


La quarta tappa è un’intervista flash all'autore, realizzata per far conoscere ai lettori qualche curiosità sugli autori dei romanzi che partecipano al blog tour.
Agli autori sono state poste le seguenti domande:

a) Partiamo da una domanda più generica. Quando è nata la tua passione per la scrittura e a quando risale la tua prima pubblicazione?

b) Come ti muovi nella stesura di uno scritto? Ad esempio, hai dei rituali particolari, un luogo preferito dove scrivere, segui uno schema abituale...

c) Quale rapporto hai con la musica? Ti dà ispirazione, ti fa piace averla in sottofondo quando scrivi o, al contrario, preferisci il silenzio?





Tina Caramanico, “Piccole storie oscure” (Self publishing, Raccolta di racconti horror/noir)

a) La passione per la scrittura mi accompagna da sempre; la mia prima pubblicazione è stata invece piuttosto tardiva. Mi sono decisa a proporre qualcosa a un editore solo nel 2011; si trattava di alcune poesie che giacevano nel fatidico cassetto già da parecchi anni. Furono accettate rapidamente (più rapidamente di quanto potessi prevedere) e pubblicate da una piccola e coraggiosa casa editrice, ovviamente non a pagamento, la Nulla Die. Così è nato “Guida a Milano invisibile”, il mio primo libro.

b) Per rispondere a questa domanda devo distinguere quelli che sarebbero i miei sogni da quella che è la realtà (a volte dura). Mi piacerebbe avere sempre molto tempo da dedicare alla scrittura, mi piacerebbe poter avere rituali e abitudini da coltivare. In concreto, però, la scrittura non è la mia unica attività e quindi posso dedicarle solo il tempo che mi resta dopo il mio lavoro “ufficiale” e dopo gli impegni che avere una famiglia e due figlie implica; a volte è difficile ricavarsi tempi e spazi sufficienti, ma la scrittura per me è davvero importante, quindi lotto ogni giorno per riuscirci. E scrivo appena ho la possibilità di farlo, dove posso. Di solito la notte.

c) La musica mi piace, e mi accompagna spesso quando svolgo attività manuali o di routine. Se devo scrivere però ho bisogno di silenzio per concentrarmi solo sulle parole.



Chiara Cuminatto, “Al buffone della corte delle mandorle” (Senso Inverso Edizioni, Romanzo storico)

a) Scrivo poesie da sempre e in ognuna di esse racchiudo un messaggio per chi la legge, ma spesso mi sono trovata a dover chiudere in un cassetto i miei componimenti, perché troppo lontani da chi mi circonda per essere accolti come vorrei.
Diverse mie poesie sono state pubblicate in raccolte in seguito a partecipazione a premi letterari e diverse sono on-line sul mio blog e altri siti.
“Al buffone della corte delle mandorle” nasce senza sapere di esserlo: prima del romanzo e della storia, nascono le lettere che vi sono all'interno e prima dei personaggi che ne fanno parte, nasco io con quella che sono. Poi c'è la poesia che è nata prima di tutto questo e di tutti noi.
Ho scritto la prima lettera quasi per gioco… poi il resto è venuto quasi da sé. : non amo stare da sola e quando non posso avere persone vicino, chiedo alla scrittura di farmi compagnia. Scrivere qualcosa mi riempie sempre, mi dà la sensazione di non sprecare il mio tempo e mi tira su se sono giù di morale. L'altra mia grande passione sono le persone, i rapporti, il crescere con, per e grazie agli altri; donando ciò che posso e accogliendo ciò che vivo.

b) Non amo stare da sola e quando non posso avere persone vicino, chiedo alla scrittura di farmi compagnia. Scrivere qualcosa mi riempie sempre, mi dà la sensazione di non sprecare il mio tempo e mi tira su se sono giù di morale. L'altra mia grande passione sono le persone, i rapporti, il crescere con, per e grazie agli altri; donando ciò che posso e accogliendo ciò che vivo.
Quando voglio dire qualcosa di importante a qualcuno di solito scrivo una lettera, perché credo sia la forma più pura per dire qualcosa: non è sporcata dall'imbarazzo, dall'interruzione a metà di un discorso e dalla fretta del conversare.
Nella prefazione del libro parlo diffusamente di tutto questo. 

c) Amo tantissimo la musica, e mi piace ascoltarla… sempre. È spesso in sottofondo quando scrivo, ma non è fondamentale.



Cinzia Del Bigallo, Tu che sussurri alla mia anima (Self publishing, Romanzo storico)

a) Ammetto, e qui devo fare ammenda con mia sorella Eugenia che ha passato serate intere ad aiutarmi a fare i compiti, che non ero una cima a scuola. Le materie che odiavo erano: matematica, grammatica e geografia, mentre quelle che mi ispiravano, e mi coinvolgevano totalmente erano: storia, storia dell’arte e scienze. 
La voglia di scrivere è nata tra i banchi delle elementari sotto le “ali protettrici” di Silvana Bottoni, per me una persona magica.  Non so se sia ancora viva, ma a distanza di decenni la ricordo ancora bene, il magnetismo e il coinvolgimento che emanava quando leggeva una storia e la spiegava facendola sembrare li e subito, mi ha accompagnato per i restanti anni scolastici. 
Alle medie non c’è mai stato nessuno che la eguagliasse. 
Senza ombra di dubbio posso affermare che la maestra Bottoni sia stata la mia ispirazione, sbloccandomi nella lettura e nella scrittura, anche se nei racconti che scrivevo non mancavano errori come senz’altro saranno presenti in queste risposte. 
Dopo il periodo scolastico ho tralasciato la scrittura, ma ho coltivato, finalmente libera di scegliere, la lettura. Passavo intere serate a leggere e, se il libro mi coinvolgeva, anche parte della notte; questo però lo potevo fare di venerdì perché il sabato ero a casa da lavoro. 
Dopo essermi sposata le cose sono cambiate: come ogni donna prima veniva il marito, poi la casa e con l’arrivo dei figli il tempo da dedicare alla scrittura è diventato sempre più limitato. 
Con il passare degli anni, fortunatamente, le cose sono cambiate nuovamente.

b) Nella mia vita quotidiana prima ci sono i doveri (lavoro, marito, figli, la casa e tutto il resto) e poi i piaceri. Per questo motivo ci sono voluti tre anni e mezzo per scrivere questo romanzo, ma da quando ho iniziato non c’è stato più verso di smettere. 
Ho potuto dedicarmi alla sua scrittura prevalentemente di notte; durante le poche ore che dormivo la storia si materializzava, obbligandomi ad alzarmi per dare forma a ciò che mi era apparso nel sonno o nel dormiveglia.

c) Nella mia vita la musica è sempre stata presente, da quando mio nonno materno, quando veniva a trovarci, si sedeva sulla seggiola e iniziava a suonare la fisarmonica, affascinandomi come un mago. Questa passione l’ho inserita anche nel libro, tant’è che Maria, quando è agitata, canticchia una canzoncina, che poi scopre essere molto di più. Come ho spigato, ho scritto il libro, prevalentemente di notte e quindi nel silenzio della casa, ma, non mi disturba affatto un po’ di sottofondo musicale mentre scrivo.


Elide Ceragioli, Il falco e il falcone  (Albatros – Il Filo, Romanzo storico)

a) Penso di esserci nata. Sono lettrice da quando avevo 4 anni e ho pubblicato il primo libro a poco più di 20, dopodiché ho sospeso per un po’ (matrimonio, laurea, specializzazione, figli…). Ho ricominciato scrivendo favole per i miei bimbi, poi sono arrivati tanti racconti per adulti ed infine, nel 2011, è uscito il primo romanzo, “La libertà delle foglie morte”. Ora sono a 4 romanzi storici, 4 gialli, un racconto illustrato e due raccolte di racconti pubblicati; un romanzo storico-giallo da pubblicare e… qualcosa in cantiere. La mia è una passione inarrestabile, in certi momenti una ragione di vita… la scrittura fa parte di me.

b) Ogni storia che scrivo nasce da un incontro, quasi sempre fortuito, o da un’esperienza vissuta, anche se poi la fantasia lo trasforma in una vicenda apparentemente senza riferimenti all’evento originario. Quando l’ispirazione parte ogni luogo ed ogni ora sono buoni per scrivere. Il lavoro mi impegna interamente le giornate, quindi dedico alla scrittura le feste, le serate (non tutte…), il mattino presto, i viaggi (mio marito guida e io scrivo), a volte i ritagli di tempo casuali (le pause in auto al semaforo rosso), le ferie (molte pagine sono nate in spiaggia): se ho qualcosa da dire va bene sempre e ovunque. Se possibile direttamente al pc se no su carta e poi ricopio.

c) Amo tantissimo la musica, anche se sono l’emblema degli stonati, e mi piace ascoltarla. Capita che sia in sottofondo quando scrivo, ma non è fondamentale.



Angela Gagliano, Pelle di parole (Self publishing, Racconto noir)

a) Scrivo storie da quando ho scoperto l’alfabeto. È stato come ricevere la chiave di un mondo segreto. Ho pubblicato il mio primo romanzo nel 2011. Un’esperienza allo sbaraglio, senza guida e senza obiettivi precisi. Il premio Cittadella nel 2012 mi è servito a dare una svolta più matura a questa passione.

b) Da qualche anno utilizzo lo Snowflake method di Randy Ingermanson. Seguo uno schema ben preciso, partendo da una sinossi breve e sviluppandola per punti.

c) Avendo due bambini e un lavoro a temo pieno, la mia musica è la vita quotidiana. Scrivo con la televisione accesa sui cartoni animati, la radio ad alto volume, capricci e litigi di sottofondo.



Baibin Nighthawk (& Dominick Fencer), serie Black Hawk Day Rewind (Smashwords Edition, Spy Thriller)

a) Ho sempre scritto fin da quando ero alla scuola elementare e ho studiato a lungo il mestiere di scrivere facendo anche diversi concorsi letterari ma ho pubblicato il primo romanzo solo quattro anni fa, quando ero sicura, dai riscontri ricevuti, di avere raggiunto un mio stile personale e di piacevole lettura. Questo è il mio ottavo romanzo.

b) Non ho rituali particolari da seguire durante la stesura di un romanzo o luoghi preferiti in cui scrivere ma solo uno schema organizzativo ben preciso per impostare la trama, evitare incoerenze e cadute di ritmo e per dare una caratterizzazione bilanciata ai personaggi. Di solito impiego tre mesi per documentarmi quando scrivo thriller di spionaggio e un paio di mesi quando scrivo libri YA. 

c) A me la musica piace ma non mi dà ispirazione, quando scrivo preferisco il silenzio e per fortuna la mia casa è molto silenziosa.


Francesca Prandina, Come vento ribelle  (Butterfly edizioni, Romanzo storico d’avventura e formazione)

a) La mia passione per la scrittura risale ai tempi delle medie, quando insieme a un’amica mi divertivo a scrivere racconti di fantasmi. La mia prima pubblicazione risale al 2014, quando è uscito il mio romanzo Come vento ribelle, anche se la prima stesura di questa storia risale al liceo e poi ha visto moltissimi rimaneggiamenti e riscritture negli ultimi dieci anni.

b) Mi piace scrivere a letto o sul divano, con il computer sulle gambe e la musica giusta di sottofondo (e magari il gatto di fianco a farmi compagnia). Comunque arrivo alla scrittura solo dopo una lunga fase di elaborazione mentale compiuta spesso di notte, fase in cui immagino le scene, le parole da usare, i dialoghi… cerco di vivere le varie scene più volte e soprattutto rielaborare le emozioni che mi suscitano prima di metterle su carta.

c) Se ho la musica giusta mi piace ascoltarla, di solito seleziono dei brani in linea con il mood della scena che sto scrivendo, come se fossero la colonna sonora ideale del mio film personale. Se però non avessi la musica adatta al momento preferirei il silenzio.


Manuela Siciliani, serie di Rebecca Town (Romanzi rosa/giallo)

a) Ho sempre avuto la passione per la scrittura, ma ho iniziato a scrivere durante i tempi dell'università, per poi riuscire a pubblicare il primo libro della serie nel 2014.

b) Scrivo a casa, la mattina, quando c'è silenzio e sono sola. Scrivo di getto, nessuna scaletta, non sono in grado di seguirla perchè le vicende poi prendono la strada che vogliono, così come i personaggi.

c) Ho un bellissimo rapporto con la musica, la adoro, d'altronde vivo nella città del Festival, ma principalmente quando guido o quando ballo con la mia bambina, alle feste e in palestra, non sicuramente quando scrivo, che al contrario amo essere sola e in pace.



Rita Volponi, Il bambino di nessuno  (Viola editrice, Thriller sociale)

a) Partiamo da una domanda più generica. Quando è nata la tua passione per la scrittura e a quando risale la tua prima pubblicazione?  (massimo dieci righe di risposta)
La passione per lo scrivere era già in me dalla tenera età, ma non l'avevo mai coltivata se non per brevi racconti e poesie. Ho iniziato a scrivere romanzi quasi per gioco. Era il mio modo di affrontare le tante brutture che vedevo prolificare nella nostra società. Nel 2013 ho vinto un concorso nazionale con “Anime inquinate” ed ho ricevuto la prima proposta editoriale di pubblicazione.

b) Rincorro i miei pensieri e do corpo alla storia che già vive in me. In altri termini sono gli stessi personaggi a guidare la mia mano. Non ho luoghi preferiti ma sono le storie in me che scelgono tempi e luoghi senza seguire alcun schema preorganizzato.

c) Assolutamente il silenzio, mi serve per ascoltare le urla dei miei personaggi.


Continuate a seguire l’evento per scoprire chi saranno i vincitori e non dimenticatevi di commentare le quattro tappe dicendo quali libri vi hanno incuriosito di più! :)
Auguro buona fortuna a tutti voi partecipanti!
Rose







14 commenti:

  1. bellissime queste mini-interviste flash. fanno comunque capire qualcosa in più degli autori e delle loro opere ;)
    tutta tra l'altro interessanti!
    Luigi Dinardo

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  2. Bravissimi agli autori, mi sono ritrovata in molti dei loro pensieri 😍 complimenti

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  3. Bella tappa mi è piaciuta molto dato che c'è la domanda che faccio sempre agli autori..cioè se scrivono ascoltando musica

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  4. Bellissima tappa mi è piaciuta tanto, complimenti 😊☺😃

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  5. Mi hanno incuriosita Il bambino di nessuno e Pelle di parole.
    È bello sapere qualcosa in piú degli scrittori...avvicinano il lettore ai loro scritti.

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  6. Bella iniziativa queste brevi interviste molto gradite !!!
    è sempre un piacere conoscere qualcosa degli autori

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  7. Bellissima iniziativa, mi è piaciuto molto il bambino di nessuno, e molto carine le interviste flash è davvero una bella idea. 😃☺

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  8. Interessanti queste interviste flash...complimenti!

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  9. belle interviste. E' sempre bello e interessante scoprire qualcosa sugli scrittori. Avete avuto una bella idea e mi sono piaciute anche le domande.

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  10. Meraviglioso per chi come noi si lascia trasportare da ogni singola storia, leggere di come nascono, conoscere le emozioni che nascono mentre prende vita un racconto, bellissimo grazie

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  11. Adoro queste interviste che ti fanno conoscere chi c'è dietro a queste storie!❤

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  12. Ecco come ti incuriosisco il lettore :) ecco un idea per il titolo del prossimo tour.
    In bocca al lupo e complimenti a tutti

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  13. Ciao! Molto bello è stato questo blog tour ;)

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