venerdì 16 dicembre 2016

Recensione "IL TITOLISTA DI BASSANO" di Karen Waves

Buongiorno ragazzi!
Benvenuti e benvenute in questo nuovo post. Oggi per voi una nuova recensione. Siamo felici, perchè rispetto agli inizi, stiamo portando più recensioni sul blog, è una cosa positiva!
In questo post vi parliamo de "Il titolista di Bassano" di Karen Waves, secondo libro della serie "La studentessa e il potatore". QUI trovate la doppia recensione del primo libro, ovvero Le cesoie di Busan.


Titolo: Il titolista di Bassano
Autore: Karen Waves
Serie: La studentessa e il potatore #2
Uscita: 12 settembre 2016
Prezzo: 9.90 €
Editore: Self Publishing
Genere: contemporary romance
Trama:
Valentina Bisello è una studentessa modello: si è da poco laureata in Business Management con una tesi sulle “Strategie di marketing sciistico in luogo di mare” e ora frequenta un master all’Università di Padova. Sono passati nove mesi e ancora non riesce a dimenticare il suo anno in Corea: sente ogni giorno la sua pazza ex-coinquilina Kim Yae-rim, ma le manca quel certo potatore che ha lasciato a Busan, insieme ai sensi di colpa. 
Kwon Won-ho non fa più parte della sua vita, ormai, e deve farsene una ragione. Non era destino e non avrebbero dovuto stare insieme fin dall’inizio. Eppure continua a pensarci, anche se ha cancellato tutte le foto e si ripete che non è niente, che sta bene da sola, che non le serve un uomo per sentirsi completa.
Ma il suo stupidississimo e bellissimo potatore è partito per l’Italia e Valentina lo ritrova nel luogo più inaspettato: Bassano del Grappa, la città dove lei ha vissuto con la famiglia prima di trasferirsi. Appena si vedono, la passione esplode e resistere a ciò che lui le fa provare è molto difficile, soprattutto se le ricorda quello che sentiva nella sua camera in Corea, sulla spiaggia di Gwangalli, nell’atmosfera ovattata della biblioteca, quando si scambiavano baci e carezze (ma ben poche promesse).
Ora che Won-ho l’ha ritrovata non la vuole più lasciare, mentre Valentina è divisa tra il desiderio di tenerlo, la paura per il futuro e la disapprovazione della signora madre. Riuscirà la nostra eroina a coronare il suo desiderio d’amore o anche in Italia la sua è una storia dal finale già scritto?

ATTENZIONE: SE NON HAI LETTO IL PRIMO LIBRO, ATTENTO, CI SARANNO SPOILER



ROSE
Ed eccoci tornati a parlare della love story tra Valentina Bisello e Kwon Won-ho. La ragazza veneta e il ragazzo coreano di Busan. Nel primo libro ci eravamo lasciati a quando, Vale, dovendo rientrare in Italia prima del previsto, si lascia con Won-ho. 
Quella scena mi aveva spezzato il cuoricino.
Ora, nove mesi dopo, ritroviamo la nostra cara protagonista che ha ripreso in mano la sua vita. Studia per prendere la magistrale a Padova, convive con Adelaide, una ragazza molto filosofica e simpatica, continua a sentirsi via skype con Yae-rim (ce lo vedrei bene un libro con lei protagonista) e la troviamo pronta, più o meno, per avere un appuntamento con un ragazzo.
Dico più o meno perchè, anche a distanza di nove mesi, Vale non riesce a smettere di pensare al bel coreano che a Busan le aveva stregato il cuore (anche se continua a ripetere che lei un cuore non ce l'ha).
Quindi, tutto sommato, la sua pazza amica Yae-rim a parte, la sua vita è tranquilla. 
C'è solo una piccola cosa che la disturba: i titoli degli articoli del quotidiano, Il mattino del Grappa. Sono titoli strani per essere messi su dei giornali.
Una sua amica di corso, Alice, lavora in redazione e le dice che il ragazzo che scrive questi titoli assurdi è un nuovo arrivato che si è appena trasferito dalla Corea. Ma chi sarà mai? Esatto, è il nostro amatissimo Won-ho.
«Won-ho…»
Vai a potare. A farti picchiare dai
leghisti. A perderti nella nebbia della
Pianura Padana.



E qui, ragazzi, succede la prima cosa che mi ha fatto tirare su il naso. Ovviamente vi darò le mie motivazioni.
A mio parere, quando due persone si sono lasciate in malo modo e si rivedono per la prima volta dopo nove mesi, o si evitano come la morte oppure cercano di parlare di quello che è successo per riavere quel minimo di rapporto.
Loro, invece, fanno l'amore. Risolvono le cose? Assolutissimamente no, perchè poi Valentina scappa. Come affrontare i problemi in modo maturo, mi dicono.
Il giorno dopo si mettono d'accordo per parlare, però succede nuovamente la stessa cosa, questa volta, per fortuna, Vale non scappa. Si ritrovano ancora il giorno dopo per parlare, finalmente in modo serio, però in pubblico questa volta, perchè a quanto pare a 24 e 26 anni i due non riescono a controllare i loro impulsi sessuali.
Won-ho è l'amore, davvero, vorrei averlo io un ragazzo come lui. Ama la sua American Girl più di qualsiasi cosa, per questo si è fatto milioni di km, per restarle affianco.
Si capisce benissimo, anche dal primo libro, che anche lei lo ama incondizionatamente, infatti non riesce a smettere di pensare a lui, ma per tutto il libro e sottolineo PER TUTTO IL LIBRO, continua a ripetere di non amarlo.

«Voglio te. Mi sono detto che non era vero, ma ti ho voluta ogni momento in cui non ti ho avuta, e ora che ti ho ritrovata, Valentina, ti voglio tenere.»


Il problema è che Vale ha paura che il suo potatore torni in Corea e che l'abbandoni per sempre. Io capisco benissimo che puoi avere dei dubbi all'inizio, chi non ne ha? Ma dopo tutto quello che lui ha fatto per te, ti ha dimostrato sia a parole e soprattutto a fatti che lui non se ne andrà perchè il suo posto è con te, un po' di dubbi si dissipano.
Ammetto con dispiacere che in questo secondo libro ho mal sopportato Valentina. Deve sempre avere l'ultima parola, deve sempre avere ragione lei e continua a ribattere, placati donna!
Come se di problemi non ce ne fossero abbastanza, la signora madre della nostra protagonista è contraria al fatto che la sua primogenita stia con un ragazzo coreano. In certe parti mi ha fatta arrabbiare.
Se da una parte la mamma non mi è andata giù, dall'altra ho adorato la nonna. La sua frase:

<< Te conosso, te si el bocia cinese>>

Mi ha steso. Standin Ovation per la nonna!

Verso la fine le cose tra Vale e Won-ho si risolvono, più o meno. La loro relazione è appena ripartita, vedremo come vanno le cose durante il terzo libro della serie.
Come ho detto anche per il primo capitolo, ho adorato la scrittura dell'autrice, fluida e scorrevole. Il libro si legge molto velocemente, ottime anche le descrizioni del paesaggio e, cosa per cui Karen merita una statua di cioccolato: l'ironia.
Non avete idea di quanto abbia riso a volte anche fino alle lacrime. Questo libro è esilarante.
Ovviamente attendo il terzo libro per ridere come non mai, ma soprattutto per conoscere il destino della studentessa e il potatore.

VOTO: 

2 commenti:

  1. Ciao belle!!! <3
    Waaa, io adoro questa storia!!!! E questo secondo libro credo sia molto migliore del primo, anche se pecca ancora su qualche piccola cosa. Però si può sempre migliorare, su quello non c'è dubbio ;).
    E niente, adesso aspetto il terzo ed ultimo capitolo della trilogia! *^*
    Un bacione care! <3

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