FOCUS ON #2....E-book vs Libro cartaceo

Hello bookworms!
Buon martedì e OH MIO DIO, oggi esce “Lady Midnight” in America waaaa!

*seguono minuti di fangirling vari*

Okay, mi sono ricomposta, continuiamo?

Oggi sono qui per voi con un nuovo Focus on, siete felici? Vi lascio qui il precedente fatto da Rose sulla sua autrice preferita, Colleen Hoover.

Ma di cosa andremo a parlare oggi? Semplicemente della sfida più vecchia del mondo da quando è entrato in gioco il mercato editoriale digitale: e-book o libro cartaceo?

Seguitemi in questo Focus on se l’argomento vi interessa and let’s begin!

Innanzitutto, vorrei iniziare dicendo una cosa: io apprezzo da morire l’e-reader.

È comodo perché contiene una libreria praticamente infinita senza portarti via l’attuale spazio fisico di una libreria, puoi portarlo in giro e avere più possibilità di scelta di lettura ed è tremendamente pratico perché, specialmente gli ultimi modelli, hanno la retro luminosità che ti permettere di leggere durante le ore notturne, cosa che io faccio assiduamente perché amo leggere quando il resto del mondo attorno a me (o quasi) dorme.

Non trovo corretto il comportamento che alcune volte le persone hanno di fronte a questo piccolo passo verso la tecnologia: l’e-reader viene demonizzato come fosse Satana in persona. Ora sto generalizzando, non farei mai di tutti i lettori e amanti unicamente del cartaceo un fascio unico, ma ho visto certe persone prendere una posizione davvero estrema e sinceramente non l’ho trovato giusto.

Purtroppo (per alcuni versi), viviamo in un’epoca in cui la tecnologia è parte integrante della nostra vita e penso che con il passare del tempo il fattore tecno nelle nostre esistenze non farà altro che aumentare. Quindi perché chiudere le porte a priori all’e-reader quando non viene riservato lo stesso trattamento anche agli smartphone per esempio?

So che sono due oggetti completamente diversi, ma pur sempre di tecnologia si parla.

Con tutto questo papiro non voglio dire assolutamente dire che l’e-book sia migliore del suo corrispettivo cartaceo. Penso che chiunque amante dei libri trascorrerebbe le ore in libreria o in biblioteca, circondato a destra e a manca da mille e mille libri. Il libro cartaceo è fantastico sotto tanti punti di vista: è pesante, concreto, ci ricorda ogni volta che lo solleviamo come in passato qualcuno ha lottato per noi, per permetterci di avere quel libro tra le mani e di avere la libertà per leggerlo. E profumano (asdfghjkl *-*). Non hanno quel tipo di profumo che può piacere a tutti, è forte ed intenso, pura carta, la gioia per ogni lettore. E poi diciamocelo, fa una bella impressione entrare in una stanza e vedere una bella libreria, piazzata là e ben nutrita

Ogni volta che guardo la mia penso a quanto fortunata sono a possederla: non sarà grande ed invidiabile, con titoloni importanti, però è mia. Mi ricorda ogni singolo giorno che senza la carta e i libri non saremmo il mondo di oggi e quanto siano tutt’ora importanti: penso che siano il nostro passato, presente e futuro. Un futuro che non potrà mai essere rimpiazzato dalla tecnologia. (La mia bambina ^-^)

Questo significa che preferisco l’uno all’altro? Ma proprio no.

Trovo che siano due mondi perfettamente equilibrati l’uno con l’altro e che non vi sia motivo di scontro. Sono due realtà effettive e nessuno dei due rimpiazzerà mai definitivamente l’altro.

Né ora, né mai. E se in un futuro distopico alla “Fahreneit 451” di Bradbury diventassero illegali in ogni forma, allora diventerei la ribelle pronta a morire per proteggere la nostra cultura.

E a difendere la nostra libertà di decidere cosa e come leggere.

In sintesi, il mio pensiero su tutta la questione è: perché scegliere?

Entrambe sono forma di lettura ottime e non vedo perché dovremmo toglierci il lusso di poter usufruire di entrambe.

Questo prendendo ad esempio la mia esperienza personale, chiaramente, ognuno è libero di fare come crede, ma trovo stupido scannarsi per stabilire una qualsiasi supremazia come poveri ignoranti che non sanno accettare qualcosa di diverso dal loro pensiero.

Il mio motto è semplice su questo fronte: vivi e lascia vivere.

 

Il mio patatino, si chiama Ed *-*
(Il mio l'ho chiamato Will)

Siete arrivati in fondo a tutto questo post? Se sì, grazie, siete dei lettori molto bravi e pazienti, perché non sono sicura che tutto quello che ho scritto abbia un senso. Tornando seri, spero che questo articolo vi sia piaciuto, l’avevo in mente da un po’ però non mi decidevo a pubblicarlo lol.

Spero che vi abbia lasciato qualcosa o dato uno spunto di riflessione, se volete potremmo anche aprire un dibattito sulla questione perché siamo tante teste diverse ed ognuno con la sua idea, la cosa più bella di questo mondo.

Se vi è piaciuto o volete condividere con noi la vostra opinione, lasciate un commento, mi farebbe davvero piacere!

Qui passo e chiudo.

See you soon, crazy bookworms!

-Violet