Sapete,
ogni tanto, quando la notte non riesco a dormire, mi metto a pensare alle cose
più assurde e disparate, unite da tutto fuorché la logica: “siamo soli
nell’universo?”, “Quando mangerò sushi di nuovo?”, “Quando si renderà conto Tom
Hiddleston che sono la donna della sua vita e che i nostri futuri sono
inevitabilmente intrecciati?” O ancora, “Se la mia vita avesse una colonna
sonora, quale sarebbe?”
Bene,
mentre riflettevo su quest’ultima domanda di vitale importanza, c’era
una canzone che mi ronzava continuamente in testa, ovvero “What’s Up” delle 4 Non Blondes,
in particolare il ritornello dove viene urlato a squarciagola “WHAT’S GOING ON?”
“Violet, come nell’iconica scena
di Sense8!” mi direte voi, ma la mia risposta sarebbe più o
meno questa:
La mia versione era più “WHAT’S GOING ON WITH YOUR F*****G MESSY
LIFE, YOUNG LADY?”
Perdonate
la mia coscienza che, oltre a sapere
ormai meglio l’inglese che l’italiano (ma glissiamo con classe su questo) è
anche piuttosto sboccata.
Il
punto qual è, direte voi lettori (sempre se qualcuno ne è rimasto), che avete
combinato in questi mesi, ragazzacce? Dove siete sparite? Siete finite
risucchiate in una linea temporale alternativa creata per sbaglio da quel
giocherellone di Barry Allen?
No,
la banale e più semplice risposta è che la vita è accaduta.
Ma prima
di gettarci a capofitto nel post, come state bookworms?
Dite alla
zia Violet, come procedono le vostre vite e soprattutto le vostre letture in
questa estate torrida che mi sta prosciugando lentamente la voglia di uscire di
casa? Fatemi sapere nei commenti, voglio sapere tutto gente, TUTTO! Non potete
immaginare quanto ci siete mancati, questo blog è la nostra seconda casa e non
poter aggiornarlo è stato come essere in esilio!
Siete
pronti allo spiegone qui sotto? No? Vi capisco, davvero, diventa molto triste
ad un certo punto, quindi se volete skippare e saltare direttamente alle
notizie inerenti esclusivamente al blog, ci vediamo a fine post!
READY,
STEADY, GO!
*parte musica strappalacrime e malinconica
alla 3x09 di Game of Thrones*
Oh
la vita, miei cari lettori.
Ovviamente
le vite di tutti noi sono piene d’impegni, ostacoli ed altre improbabili catastrofi
che ci tengono alle volte lontani dalle cose che amiamo fare di più, come in
questo caso leggere e condividere con voi lettori questa magica avventura che è
il blog per noi!
Non
siamo le uniche e di certo non siamo le più “incasinate”, ma purtroppo in
questi mesi non abbiamo “gestito al meglio” le nostre vite.
Semplicemente,
alcune volte tutto diventa troppo.
Rose
è stata molto presa da lavoro e problemi di natura privata che non sta a me
dirvi, giustamente, ma la sofferenza che ha provato nel stare lontana dal blog
è una costante che ogni giorno l’ha accompagnata in questi mesi e che ha
condiviso spesso con me.
Diciamo
che cambiare lavoro due volte nel giro di poco tempo (e questo è minimizzare) non ha aiutato la sua sanità mentale, cosa
che se chiedete a lei sicuramente vi confermerà. Non che ce ne fosse molta
prima, dico bene, Rose del mio cuore?
E
tu, V? Che hai combinato?
Oh
dear lord. <- Questo è il riassunto perfetto di questi
mesi caotici.
Partendo
da inizio anno, ho dovuto spostarmi in nuovo appartamento (sempre per motivi di
studio), quindi ho fatto la conoscenza di nuove coinquiline (più matte di quelle precedenti) e mi si
sono aperte anche nuove amicizie.
Da
quel punto di vista mi rendo conto di essere stata fortunata: sono ragazze
fantastiche a loro modo, abbiamo interessi diversi e a volte abbiamo avuto
contrasti di personalità, ma niente di assolutamente insormontabile.
Certo,
tutto si è incasinato ancora di più quando nella mia vita è ripiombata una
persona che si era allontanata quasi un anno fa e con cui credevo di aver chiuso,
stavolta per sempre.
Ma
questo genere di persone sono peggio delle doppie punte: tornano. Sempre.
Questa
volta però sembrava essere davvero cambiato qualcosa, ne ero sinceramente
convinta. Oh cara V, quanto ti sbagliavi.
Grazie,
è stato divertente essere la ruota di scorta per qualche mese, ciao
adios, I’m done.
Dall’altro
lato, l’università è pesata molto di più quest’anno, il che ha aggiunto
moltissimo stress alla mia povera mente: ho combattuto un bel po’ nel portare
avanti questo ultimo, terzo anno, cosa che probabilmente nessuno sa perché non
mi piace parlarne molto, ma credo che partire da un post pubblico su un blog
sia un buon modo di spiegarlo, no? (irony: mode
on)
Ho
dubitato molto, lungo il corso di questi mesi, riguardo a quello che sto
studiando, scervellandomi per comprendere se è effettivamente il percorso
corretto per me, se è giusto continuare a spendere così tante lacrime, sudore e
soldi.
È
stata una doccia fredda all’inizio, capire di non essere più completamente
appassionata a quello che sto studiando.
Dopo
molti anni di difficoltà alle superiori, ero ultra sicura, nel lontano 2015, di
aver trovato finalmente la mia strada e che nulla mi avrebbe impedito
di percorrerla.
Chiaramente,
non ho messo in conto me stessa.